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Il Consiglio dei Ministri aveva annunciato una proroga del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Il termine, inizialmente fissato al 30 novembre 2023, era stato esteso al 30 giugno 2024 per gli investimenti prenotati entro il 31 dicembre 2022. Tuttavia, il Decreto Legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30/12/2023 ha cancellato la proroga, senza fornire spiegazioni.

Resta quindi valido il termine precedente del 30 novembre 2023, con le aliquote previste per il 2022. Si tratta di un’opportunità perduta per le imprese che avrebbero potuto beneficiare di un credito d’imposta più alto.

“Questo è un tema molto delicato e rilevante per le imprese, che si sono viste sottrarre una possibilità di investire in innovazione e competitività.

Siamo profondamente delusi e amareggiati dalla decisione del governo di annullare la proroga del credito d’imposta per i beni strumentali, che era stata annunciata. Si tratta di un provvedimento ingiustificato e ingiusto, che penalizza le imprese che avevano programmato e prenotato gli investimenti entro il 31 dicembre 2022, confidando nella proroga al 30 giugno 2024. Queste imprese si trovano ora in una situazione di incertezza e difficoltà, dovendo affrontare dei costi maggiori e dei tempi più stretti per realizzare i loro progetti di internazionalizzazione, digitalizzazione e trasformazione tecnologica. Sarebbe auspicabile un passo indietro del governo”.

Queste le dichiarazioni del Presidente di Fenimprese Cosenza Alessandro Benedetto

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