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Molti non sanno che gli inquilini ed i proprietari possono accordarsi per ridurre il canone di affitto a causa del Coronavirus.
A causa dell’emergenza Covid-19 molti proprietari di attività commerciali in questo periodo hanno avuto, e avranno, difficoltà nel pagare il fitto mensile, anche perchè obbligati alla sospensione della propria attività.
A causa della pandemia di Coronavirus che ha interessato l’Italia, c’è la possibilità di ottenere una riduzione dell’affitto.
L’accordo di riduzione del canone di locazione, è possibile effettuarlo per tutti i contratti di locazione, indipendentemente dalla tipologia dello stesso, indipendentemente dalla durata del contratto di locazione o dal regime fiscale di tassazione (ordinaria o cedolare secca). L’esenzione da ogni imposta per gli accordi di riduzione dei canoni di locazione è stata prevista dal DL n. 133/2014. L’art. 19.DL n. 133/2014. L’art. 19.
Nell’ accordo di riduzione bisogna fare riferimento ad alcuni dati che fanno riferimento al contratto, che sono:
- I dati del locatore e dell’inquilino;
- Il canone annuo stabilito;
- L’ammontare ridotto sul quale ci si è accordati;
- Il numero di mesi per i quali l’inquilino pagherà un importo più basso.
- La data e la firma.
Il DL n. 133/2014. L’art. 19 “La registrazione dell’atto con il quale le parti dispongono esclusivamente la riduzione del canone di un contratto di locazione ancora in essere è esente dalle imposte di registro e di bollo”.
L’accordo di riduzione del canone di locazione, potrebbe prevedere:
- Una riduzione del canone temporaneamente, per poi riprendere normalmente;
- Sospensione temporanea del pagamento per poi riprendere normalmente alla data stabilita;
- Diversa rateazione degli importi;
- Riduzione definitiva del canone.
L’accordo di riduzione del canone di locazione deve essere redatto in forma scritta, da registrare all’Agenzia delle Entrate, senza spese e senza bolli
I vantaggi
La registrazione dell’accordo di riduzione del canone di locazione, è necessaria per la riduzione del canone fiscale. Con la registrazione dell’atto, infatti, il proprietario potrà comunicare all’Agenzia delle Entrate, il nuovo ammontare annuo del canone sul quale saranno dovute le imposte, evitando, quindi, esborsi non dovuti. I proprietari, pur vedendo ridotta l’entrata mensile, pagheranno imposte solo su quanto effettivamente incassato. In questo modo potranno ridurre anche l’ammontare delle imposte da pagare in acconto con la prossima denuncia dei redditi. Le imposte non subiranno variazioni, qualora il canone subisca solo ritardati pagamenti.
Come registrare l’ accordo
La registrazione di questi atti non può essere fatta soltanto allo sportello presso il quale era stato registrato l’atto originario ed andrebbe effettuata entro 30 giorni, ma, a causa dell’emergenza Covid-19, è stato concesso di inviare il Modello 69 e la scrittura privata dell’accordo, (scansionato e sottoscritto) anche via mail all’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, il quale provvederà a registrarlo. In ogni caso è anche possibile attendere la riapertura degli uffici in quanto la Circolare n.8 dell’Agenzia delle Entrate ha previsto lo slittamento dei termini a causa del Coronavirus, facendo riferimento anche alla registrazione degli atti.