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Immagina di dover tenere traccia di ogni spostamento di un oggetto importante, sapendo sempre chi lo ha avuto, dove è andato e cosa ne è stato fatto. Ecco, il RENTRI, acronimo che sta per Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, fa proprio questo, ma con i rifiuti!
Dimentichiamoci montagne di carta e registri polverosi. Il RENTRI è un sistema online, una sorta di grande database dove verranno registrate tutte le informazioni sul percorso dei rifiuti, da quando vengono prodotti fino a quando vengono smaltiti o recuperati.
Perché è nato il RENTRI?
Negli anni, le regole su come gestire i rifiuti sono cambiate per proteggere sempre meglio l’ambiente e spingere verso un’economia dove i materiali vengono riutilizzati il più possibile (la cosiddetta economia circolare). Per tenere il passo con queste nuove esigenze, il Ministero ha pensato a uno strumento moderno e digitale che permettesse di controllare meglio cosa succede ai nostri rifiuti.
Cosa cambia con il RENTRI?
La novità principale è che molte delle operazioni che prima si facevano su carta ora si faranno online. Questo significa:
- Meno scartoffie: Addio a moduli in triplice copia che rischiano di perdersi!
- Più controllo: Sarà più facile sapere in ogni momento dove si trova un determinato rifiuto e chi lo sta gestendo.
- Più sicurezza: Un sistema digitale rende più difficile “perdere le tracce” dei rifiuti, soprattutto quelli pericolosi.
- Allineamento con l’Europa: Il RENTRI ci aiuta a rispettare le regole europee sulla gestione dei rifiuti.
Chi deve usare il RENTRI?
Diverse figure dovranno “iscriversi” a questo registro digitale, a seconda del tipo di attività che svolgono con i rifiuti. Pensiamo ad esempio a:
- Le aziende che producono rifiuti (speciali, sia pericolosi che non pericolosi, ma solo per alcuni tipi).
- Le aziende che trasportano i rifiuti.
- Chi si occupa di smaltire o recuperare i rifiuti.
- Chi fa da intermediario nel commercio dei rifiuti.
Come funziona in pratica?
Quando un rifiuto inizia il suo “viaggio”, verrà creato un Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR) in formato digitale (dal 2026, inizialmente sarà ancora cartaceo con un nuovo modello). Questo FIR conterrà tutte le informazioni importanti: che tipo di rifiuto è, quanto è, da dove viene, dove deve andare, chi lo trasporta, ecc. Ogni passaggio del rifiuto (quando viene caricato, quando arriva a destinazione) verrà registrato nel RENTRI.
Allo stesso modo, le aziende che gestiscono i rifiuti dovranno tenere un Registro di carico e scarico digitale, dove annoteranno tutti i rifiuti che entrano e escono dai loro impianti.
Una guida per orientarsi:
Capire subito come funziona il RENTRI può sembrare complicato, ma sono disponibili diverse risorse per aiutare le aziende e gli operatori. Ad esempio, l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha messo a disposizione guide, webinar e risposte alle domande più frequenti. Anche il portale ufficiale del RENTRI offre manuali e spiegazioni.
Dalla semplice individuazione dei soggetti obbligati fino alla compilazione dei nuovi format di Registro cronologico di carico e scarico e dei Formulari di identificazione del rifiuto (FIR): una guida pratica, diretta agli operatori del settore, che spiega passo dopo passo il funzionamento del nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (Rentri). Come è noto, il nuovo strumento è destinato a raccogliere, in forma digitale, i dati ambientali relativi a tutte le fasi di gestione dei rifiuti – dalla produzione al trasporto, fino allo smaltimento o recupero – per assicurare il pieno rispetto delle normative ambientali e di sicurezza, anche in funzione degli obblighi e dei target imposti a livello europeo.
La guida predisposta offre una panoramica delle principali funzionalità di questo strumento, mettendone in evidenza le novità, gli aspetti operativi e le modalità di utilizzo. A tal fine, il documento è stato arricchito da tabelle esplicative e schemi che aiutano gli utenti a navigare nel sistema RENTRI in modo chiaro e immediato, così da garantire una corretta registrazione dei dati e, quindi, una corretta gestione dei rifiuti.